Precisiamo che articoli, recensioni,
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non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo
se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice
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pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.
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La Messa e la cena di Bruno Bonazzi |
Penoso confronto fra la Messa antica (la vera Messa) e la cena protestante di Paolo VI. Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
Per Messa antica si intende la Messa della Tradizione Apostolica.... |
I- MESSA ANTICA: Padre M. Jean-Jacques Olier, il famoso Curato di San Sulpizio a Parigi:
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II- MESSA NUOVA "La cena del Signore o messa è una sacra riunione (1), è cioè l’assemblea (1) del popolo di Dio che si riunisce, sotto la presidenza del sacerdote, per celebrare il memoriale del Signore. È per questo che l’assemblea della Chiesa locale realizza in modo eminente la promessa di Cristo: "Lì dove due o tre sono riuniti in nome mio, là sono in mezzo (1) a loro" (Mt XVIII, 20)". Institutio Generalis 1969 |
S. Alfonso Liguori:
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"Alla messa, o cena del Signore, il popolo di Dio si raduna sotto la presidenza del sacerdote che rappresenta il Cristo, per celebrare il memoriale del Signore o sacrificio eucaristico. Per conseguenza per questa assemblea locale della Santa Chiesa vale la promessa del Cristo: 'Là dove due o tre sono radunati nel mio nome, io sono in mezzo a loro' (Mt XVIII 20). In effetti, alla celebrazione della messa, nella quale si perpetua il sacrificio (2) della Croce, il Cristo è realmente presente nell'assemblea (2) riunita in suo nome, nella persona del ministro, nella sua parola sostanzialmente e in maniera ininterrotta sotto le specie eucaristiche". Institutio Generalis 1970 |
S: Leonardo di Porto Maurizio chiama la Messa |
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2- Giudizi da parte protestante: Roger Mehl , teologo e filosofo protestante, in Le Monde del 10 settembre 1970 ) |
Padre Michael Mueller, C.SS. R. dice:
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Vescovo anglicano:
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Il Santo Curato d’Ars:
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Fratel Roger Schutz, di Taizé: |
Padre Nicola Gihr:
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Max Thurian (della comunità di Taizé, uno dei sei pastori che parteciparono alla redazione del nuovo rito - La Croix, 30.5.1969):
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Papa Urbano VIII:
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Siegevalt (professore nella Facoltà protestante di Strasburgo - Le Monde, 22.11.1969) ancora più entusiasta:
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S. Ambrogio:
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S. A. Teinone (teologo luterano - La Croix, 5.5.1972
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La Liturgia si S. Giacomo dichiara:
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Concistorio Superiore della Chiesa della Confessione di Augsbourg d’Alsazia e Lorena, 8 dicembre 1973: |
San Tommaso d’Aquino:
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Catechismo del Concilio di Trento:
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Penoso confronto fra la Messa antica (la vera Messa) e la cena protestante di Paolo VI. Che diciamo il vero sulla Messa antica lo attestano i santi Padri e i Dottori della Chiesa, nonché 2000 anni di storia. Che diciamo il vero su quella parodia della Messa che è la cena protestante di Paolo VI lo attestano i protestanti stessi, in primis l'eresiarca Lutero, con il loro entusiastico coro di elogi e di adesione.
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Padre M. Jean-Jacques Olier, il pio fondatore di San Sulpizio a Parigi:
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«P. Condren, card. de Berulle, M. Olier e P. Lapin sono uniti nel sostenere che Cristo in Cielo continua per sempre a compiere un’offerta esterna e visibile del suo sacro Corpo, ma mentre sul Calvario quel Corpo fu distrutto nella morte, nel Cielo esso è annientato, per così dire, nella radiosa divorante gloria della vita divina.» ( Can. Smith )
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NOTA- a questo punto è bene ricordare le chiare e inequivocabili parole del “Se qualcuno afferma che il Sacrificio della Messa è solamente di lode e di rendimento di grazie, o una semplice commemorazione del Sacrificio consumato sulla croce, ma che non è propiziatorio […], sia anàtema “
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2 – Secondo Lutero e Protestanti Lutero «Affermo che tutti gli omicidi, i furti, gli adulterii sono meno cattivi che questa abominevole Messa… (6)(Lutero.Sermone della 1° domenica d’Avvento) ...”la loro Messa è sacrilega e abominevole. Io dichiaro che tutti i bordelli, gli omicidi, i furti, gli assassinii e gli adulterii sono meno malvagi di quella abominazione che è la messa papista (6) ( Trattato contra Henricum )
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III - MOTU PROPRIO: Benedetto XVI , per giustificare la liberalizzazione della Messa Antica, afferma nel suo motu proprio ‘Summorum Pontificum’: “Tuttavia il Messale Romano promulgato da S. Pio V e nuovamente edito dal B. Giovanni XXIII deve venir considerato come espressione straordinaria (4)della stessa ''lex orandi'' e deve essere tenuto nel debito onore per il suo uso venerabile e antico. Queste due espressioni della ''lex orandi'' della Chiesa non porteranno in alcun modo a una divisione nella lex credendi della Chiesa: sono infatti due usi dell’unico rito romano."
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Anglicani o Episcopaliani, nell’art. 31 del loro ‘credo’ affermano che: |
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IV CONCLUSIONE A questo punto uno, uno si chiede: come è possibile che il papa Benedetto XVI, e prima di lui GPII col suo Indulto del 1988, e persino Paolo VI che la messa nuova l'ha creata e la messa antica non ha mai abrogata (non poteva!), come è possibile, mi chiedo, che affermino, con le loro decisioni e con le loro parole, che la messa nuova vale la Messa Antica, quando sulla Messa Antica i protestanti hanno dato un giudizio assolutamente negativo e su quella nuova (sulla messa del Concilio Vaticano II) un giudizio assolutamente positivo? Bruno Bonazzi |
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